Torno alla realtà, dopo essere stata in quella magnifica nuvola protetta quasi più di una settimana. Torno a Roma, torno a studiare, torno in quella che dovrebbe essere la mia realtà. Mia e di nessun altro.
Sembrerà strano, ma davvero, non riesco a staccarmi. Non riesco. Parto, e immagino il momento in cui tornerò dalla mia famiglia. Stento a credere che riuscirò davvero a crearmi una vita da sola, per conto mio. Penso che la vera felicità siano loro, e mi riesce difficile immaginare un legame più forte con un estraneo. Sarà che non mi è mai capitato, sarà che non ho minimamente idea di come si possa amare... Sarà che il solo pensiero mi spaventa terribilmente.
Cambierò?
Se da un lato lo spero, dall'altro ho paura che non succederà. E continuerà ad essere tutto un sogno, e vivrò nella proiezione di un desiderio, lo stesso che si ha da piccole, quando si guardano per la prima volta quelle splendide favole Disney.
Perché, in fondo, io mi sento piccola. Sento di aver bisogno di una guida, di una protezione.
Forse anche gli altri mi vedono così.
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